Oboe – Oretta Orengo

Perché suonare uno strumento
La musica è una grande risorsa per tutti, musicisti e non. Comunica sensazioni che fanno bene all’anima. Avvicinarsi a vari livelli a questo linguaggio universale ci rende persone più ricche interiormente. Ma riuscire ad entrare “dentro le note” è un salto di livello ancora maggiore.

Come ci si avvicina a uno strumento piuttosto che a un altro
Il nostro gusto personale ci suggerisce quale strumento scegliere, guidati dalle sensazioni che i suoni producono in noi. La sfida per un insegnante è proprio questa: riuscire a mantenere viva la passione e l’entusiasmo della scelta iniziale.
Come?

  • l’allievo va guidato in un percorso emotivo coinvolgente, che faccia da supporto all’impegno che lo studio di uno strumento comporta
  • sostenendo la sua espressione musicale fin dall’inizio, anche con i “pochi” mezzi di cui dispone
  • suonando spesso con lui, anche quando è in grado di fare solo poche note tenute. È un buon metodo per sviluppare subito quadratura ritmica, intonazione e fraseggio

L’oboe ha poi una particolarità: il suono ce lo possiamo “fabbricare” da soli! Dopo il primo anno di studio, si comincia ad imparare la tecnica di costruzione delle ance.
L’oboe è infatti uno strumento ad ancia doppia. Significa che il suono si produce mediante vibrazione di due lamelle di canna parallele, legate su di un supporto di ottone e sughero.
L’ancia doppia può emettere una gamma di suoni, variabili in base alla sua dimensione e per la differente pressione delle labbra del suonatore.

Oretta Orengo

Strumento in prestito
la Scuola da in prestito lo strumento per tre mesi, prolungabile ad un anno in assenza di altre richieste

Link e materiali

Approfondimenti

Per divertirsi un po’

  • Le scuse dell’oboista
  • Quanto conosci l’oboe? alcuni divertenti quiz, in inglese