Il TAR del Lazio ha accolto il ricorso della SPMT!

La scorsa settimana è stata emessa la sentenza che chiude – e che speriamo non riapra più – la controversia tra noi e il Comune di Roma.

Riassumendo: la nostra associazione, come altre purtroppo, era stata accusata di occupare i locali della sua sede senza un adeguato titolo, ossia quello concessorio.

Ciò in conseguenza della delibera di giunta n.140/2015 che nel periodo del commissariamento Tronca, succeduto alla caduta del sindaco Ignazio Marino, ha innescato un effetto domino che ha portato le associazioni assegnatarie degli immobili del patrimonio indisponibile del Comune e il dipartimento Patrimonio del comune di Roma a misurarsi sul piano legale.

In altre parole si invalidavano i diritti di numerose associazioni che godevano, a pieno titolo, di canoni calmierati al 20%.

L’accusa che il p.m. Patti rivolgeva al dipartimento Patrimonio era quella di “danno erariale”, in conseguenza del mancato gettito nelle casse dell’amministrazione comunale. Di conseguenza i funzionari accusati sono stati in qualche modo costretti a emettere sanzioni amministrative che potessero colmare il buco finanziario ipotizzato dall’accusa: la nostra si avvicinava agli 800mila euro.

A seguito di ciò si è creato un fronte di opposizione cittadino che ha prodotto una partecipata manifestazione al Campidoglio, con cui si chiedeva di porre rimedio alla situazione oltremodo confusa e dannosa per tutti.

Come spesso accade, agli intenti sono seguite solo timide promesse e mai nulla di definito, lasciando tutte le associazioni nell’incertezza. A causa di questo temporeggiare siamo arrivati al punto di ricevere le determine dirigenziali con cui si disponeva la riacquisizione degli immobili, lasciandoci la sola possibilità di fare ricorso al TAR del Lazio.

Ed ecco, quindi, la notizia che il ricorso presentato dal nostro avvocato Arturo Salerni è stato accolto!

Tiriamo finalmente un sospiro di sollievo, anche se abbiamo sempre creduto nella solidità delle nostre ragioni che, infatti, sono state alfine riconosciute.

Dobbiamo comunque tenere ben presente che a tutt’oggi le normative che regolano il rapporto tra amministrazione comunale e associazioni sono ancora lontane dall’essere definite in modo chiaro. Si andrà ancora così da sindaco a sindaco?

Un pensiero di forza e solidarietà va a tutti coloro che hanno sostenuto questa battaglia, sopratutto a quelle associazioni che ancora aspettano un valido riconoscimento.