Musica & Musica – Sephardic Tinge

La rassegna Musica & Musica prosegue con un progetto unico e originale di Gabriele Coen: il repertorio tradizionale sefardita riproposto nell’ottica della moderna improvvisazione jazzistica.

Domenica 17 novembre, ore 18 …
Gabriele Coen Sephardic Tinge

Domenica 17 novembre

Gabriele Coen “Sephardic Tinge” 

Gabriele Coen, sassofono tenore e soprano 
Alessandro Gwis, pianoforte 
Mario Rivera, basso acustico
Arnaldo Vacca, percussioni 

Il repertorio tradizionale sefardita viene riproposto nell’ottica della moderna improvvisazione jazzistica in un progetto davvero unico e originale.

Sefarad è il nome con cui gli ebrei chiamavano la Spagna ed è da qui che incomincia il nostro viaggio.
Gli insediamenti ebraici nella penisola iberica risalgono addirittura all’epoca romana e si protrassero fino alla fine del ‘500.
Quattordici secoli in cui la cultura sefardita poté progredire a contatto prima con la cristianità e poi, a partire dal 700, anche con l’Islam. Otto secoli di incontro-scontro tra queste tre diverse culture testimoniano un periodo di grande interesse storico e naturalmente anche musicale.
A partire dal 1492, anno della dolorosa cacciata delle comunità ebraiche spagnole ad opera dei re cattolici Ferdinando ed Isabella, la cultura sefardita si espanse in tutti i paesi del bacino del mediterraneo: Portogallo, Francia, Italia centro-settentrionale, Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto e in tutto il resto dell’Impero Ottomano, in particolare Turchia, Grecia, Palestina, Siria, ma non mancarono importanti insediamenti anche in Yugoslavia, Paesi Bassi, Austria, Polonia ed Americhe.

Da questo sintetico quadro risulta evidente come la musica sefardita si sia sempre confrontata con i repertori, gli strumenti e le prassi esecutive dei paesi che ospitavano comunità ebraiche, in un rapporto di fertile scambio.

Le caratteristiche più peculiari della musica sefardita risalgono alla loro origine spagnola, medioevale e rinascimentale. Nella sua struttura melodica sono presenti tracce arcaiche, si conservano cadenze e forme in uso nella musica dei menestrelli dell’occidente cristiano. Si trovano inoltre nella musica sefardita alcuni dei più importanti parametri che caratterizzano i sistemi musicali islamici: scale, modi ornamenti, microintervalli, improvvisazioni guidate, stile interpretativo, basti pensare alle assonanze con la tradizione arabo andalusa.

Sala Concerti, ore 18
Ex Mattatoio di Testaccio
Piazza Giustiniani 4a – Roma

Musica & Musica autunno 2019 Concerto nell’ambito della rassegna Musica & Musica

Ingresso

€ 12 
€ 7 soci della scuola, studenti e over 65

Informazioni

065750376

Prenotazioni

360.1025779 solo sms e WhatsApp

Ideazione e coordinamento musicale
Paolo Cintio e Vincenzo Russo

Ufficio stampa
Franca Renzini

Con il contributo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, direzione generale spettacolo 

2019-11-09 14:16:00
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Domenica 17 novembre, ore 18 …
Gabriele Coen Sephardic Tinge

Domenica 17 novembre

Gabriele Coen “Sephardic Tinge” 

Gabriele Coen, sassofono tenore e soprano 
Alessandro Gwis, pianoforte 
Mario Rivera, basso acustico
Arnaldo Vacca, percussioni 

Il repertorio tradizionale sefardita viene riproposto nell’ottica della moderna improvvisazione jazzistica in un progetto davvero unico e originale.

Sefarad è il nome con cui gli ebrei chiamavano la Spagna ed è da qui che incomincia il nostro viaggio.
Gli insediamenti ebraici nella penisola iberica risalgono addirittura all’epoca romana e si protrassero fino alla fine del ‘500.
Quattordici secoli in cui la cultura sefardita poté progredire a contatto prima con la cristianità e poi, a partire dal 700, anche con l’Islam. Otto secoli di incontro-scontro tra queste tre diverse culture testimoniano un periodo di grande interesse storico e naturalmente anche musicale.
A partire dal 1492, anno della dolorosa cacciata delle comunità ebraiche spagnole ad opera dei re cattolici Ferdinando ed Isabella, la cultura sefardita si espanse in tutti i paesi del bacino del mediterraneo: Portogallo, Francia, Italia centro-settentrionale, Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto e in tutto il resto dell’Impero Ottomano, in particolare Turchia, Grecia, Palestina, Siria, ma non mancarono importanti insediamenti anche in Yugoslavia, Paesi Bassi, Austria, Polonia ed Americhe.

Da questo sintetico quadro risulta evidente come la musica sefardita si sia sempre confrontata con i repertori, gli strumenti e le prassi esecutive dei paesi che ospitavano comunità ebraiche, in un rapporto di fertile scambio.

Le caratteristiche più peculiari della musica sefardita risalgono alla loro origine spagnola, medioevale e rinascimentale. Nella sua struttura melodica sono presenti tracce arcaiche, si conservano cadenze e forme in uso nella musica dei menestrelli dell’occidente cristiano. Si trovano inoltre nella musica sefardita alcuni dei più importanti parametri che caratterizzano i sistemi musicali islamici: scale, modi ornamenti, microintervalli, improvvisazioni guidate, stile interpretativo, basti pensare alle assonanze con la tradizione arabo andalusa.

Sala Concerti, ore 18
Ex Mattatoio di Testaccio
Piazza Giustiniani 4a – Roma

Musica & Musica autunno 2019 Concerto nell’ambito della rassegna Musica & Musica

Ingresso

€ 12 
€ 7 soci della scuola, studenti e over 65

Informazioni

065750376

Prenotazioni

360.1025779 solo sms e WhatsApp

Ideazione e coordinamento musicale
Paolo Cintio e Vincenzo Russo

Ufficio stampa
Franca Renzini

Con il contributo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, direzione generale spettacolo 

2019-11-09 14:16:00
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